Si eleva nel rione omonimo che attualmente è composto da poche
case affogate nel verde tra limoni e vigneti. L'annessa Chiesa,
che per breve tempo svolse le funzioni di cappella del cimitero,
fu abbattuta definitivamente nel 1950, tranne il campanile, per
le larghe lesioni nelle sue masse murarie.
Dai ruderi sono riconoscibili le due absidi (fatto insolito in
quanto in genere in costiera le chiese sono dotate di tre absidi),
una ancora con resti di affreschi raffiguranti S. Michele e databili
intorno al XII secolo.
Il Campanile è anch'esso databile alla fine del XII secolo e
per la ricca decorazione a tarsia su tre delle quattro facce della
torre e sul tamburo, è ben visibile anche da notevole distanza.
Da notare ancora a Minori un gruppo di tre cherubini in stucco
che troviamo a coronamento dell'altare della Chiesa di S. Giovanni
"a mare", in stato di abbandono. Un altro portale in pietra, simile
a quello sopra citato, datato anch'esso 1727, lo rinveniamo anch'esso
al Corso Vittorio Emanuele presso il fabbricato n. 160.